venerdì 9 gennaio 2009

ag fronzoni

A G Fronzoni“Penso sia il compito di ognuno di noi portare la cultura non dove c’è già ma dove manca, in provincia, in periferia, ai più poveri, dove ci sono meno informazioni. La cultura di un paese si misura dalla cultura dall’ultimo uomo di quel paese, è la media che conta. Compito e dovere di ogni persona è di fare pubblicità alla cultura.”A G Fronzoni è nato a Pistoia nel 1923. Iniziò l’attività di grafico nel 1945 occupandosi di editoria e di disegno industriale. Fondò e diresse la rivista “Punta”, curò l’impaginazione di “Casabella” e vi collaborò come redattore. Realizzò numerosi progetti d’interni: l’allestimento della collezione Cavellini e della Galleria d’arte La Polena, il restauro di Palazzo Balbi Senarega, sede dell’istituto di storia dell’arte dell’Università di Genova e quello dell’orangerie di Palazzo Bianco, sede della galleria d’arte moderna, l’immagine coordinata della Biennale di Venezia e, sempre a Genova, la progettazione dell’immagine culturale “Arte e città”. Realizzò la serie di valigie “Forma zero” per Valextra ed i mobili “Serie ‘64”. Ricevette il premio Zanotti Bianco per l’allestimento del museo Walser ad Alagna. Partecipò a rassegne e mostre in Italia e all’estero conquistando ambiti riconoscimenti: Varsavia, Brno, Lipsia, Zagabria (Premio alla carriera 1992). Istituì la sua “scuola bottega”, unendo a lezioni di teoria la pratica del progetto, e formò una generazione di progettisti grafici qualificati e rigorosi che ebbe ed ha come riferimento imprescindibile l’etica e l’estetica esemplari della progettazione del Maestro.“Il senso più profondo del progettare non è tanto di costruire una casa, quanto quello di costruire noi stessi. Progettare la propria esistenza è un impegno che deve costituire la nostra principale preoccupazione: e questo impegno deve essere continuo e totale, non saltuario e relativo.”

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